|
CORRIERE della SERA
per l'articolo completo vai al sito
http://www.corriere.it
2009-02-23
E sui nuovi bond del governo: i decreti attuativi arriveranno a breve
Tremonti: "Le nazionalizzazioni?
Meglio farle prima. Ora misure decise"
Il ministro dell'Economia sul piano di Obama per salvare Citigroup: si doveva agire ex ante
Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti (Ansa)
Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti (Ansa)
MILANO - "La nazionalizzazione delle banche? Forse era meglio farla prima". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti riferendosi implicitamente alla possibile acquisizione parziale di Citigroup da parte dell'amministrazione statunitense, guidata da Barack Obama. L'iniziativa è finalizzata al salvataggio del terzo colosso bancario americano. "Era meglio nazionalizzare le banche ex ante - ha commentato Tremonti - con coraggio sarebbe stata una soluzione e avrebbe dato un effetto di fiducia e ci sarebbe costato molto meno".
"INTERVENTI DECISI E RADICALI" - "Più sono decisi e radicali gli interventi e prima le crisi finiscono", ha aggiunto il ministro dell'Economia. "Tutte le crisi finiscono - ha sottolineato Tremonti - ce lo dice la storia. E questa crisi spingerà a trasformazioni nell'economia e quindi nella vita. Siamo entrati in un mondo dove pensavamo che la finanza portasse benessere e ne usciremo in un mondo nuovo. È finita l'idea ci creare felicità e ricchezza con il debito, la ricchezza si crea con il lavoro".
"ROTTO UN TABU'" - Il ministro dell'Economia ha poi sottolineato che "Berlusconi, parlando di nazionalizzazione delle banche, non delle nostre, ha rotto un tabù". Il ministro è intervenuto anche sui cosiddetti "Tremonti bond", spiegando che i relativi decreti attuativi arriveranno "al più presto".
ATTACCO AI MEDIA - Il ministro ha poi criticato l'operato dei mezzi di informazione. "I media che in parte hanno costruito questo mondo lo stanno distruggendo con un'ossessiva, parossistica, ripetitiva meccanica della comunicazione". "È la prima crisi che è andata in diretta tv - ha sottolineato - con tanti che hanno titolato 'crollo di Wall Street', ma quante volte deve crollare?". In tal senso il ministro ha sottolineato che "c'è stata un'eccessiva esagerazione in tutto il mondo, non si deve far censura, ma non si deve neanche sublimare la logica - ha aggiunto - per cui le uniche notizie sono le cattive notizie".
23 febbraio 2009
|
